Salve a tutti, il mio nome è Mattia Dragone e benchè sia l’unico
Mattia a far parte del club, tengo a precisare il mio cognome, del quale vado
fiero, molto fiero, immensamente fiero.
Nasco a Copertino il primo febbraio 1983, e la mia infanzia
è felice. La mia famiglia adora me, io adoro la mia famiglia. In particolar
modo la figura di mio padre, esempio e modello da seguire.
La mia giovinezza probabilmente la potrei dividere in un due
parti, una PRE e una POST fidanzamento. Non starò qui a
parlare di come sono cambiato e di come è mutato il mondo circostante. Quello
che è opportuno sappiate è che il Mattia adolescente era un ragazzo sicuro di sé
e indeciso, socievole e schivo, sostanza e contorno, irrefrenabile e misurato,
allegro e malinconico, con uno sguardo al futuro e un filo rosso col passato.
Un cocktel di contraddizioni che incredibilmente, quasi irrazionalmente, trovava
una collocazione naturale e armoniosa.
Potreste quindi definirmi un anticonformista? Potreste
dunque pensarmi come un tipo ”alternativo”? No. Sareste davvero fuori strada.
In me regna un anticostituzionalismo costituzionale, abbraccio diversi mondi
non respirandone alcuno. Nella mia sensazionale normalità sono UNICO. Ecco se
proprio volete definirmi, la caratteristica che meglio mi decrive è l’unicità.
Sono cresciuto sui campi sterrati di periferia. Lì ogni
pomeriggio era un esercitazione di sopravvivenza, diverse culture e modi di
vedere la vita che entrando in conflitto si fondevano. Regnava l’ignoranza in
alcuni, la saggezza in altri. Ricchezza contrapposta a povertà, fisici atletici
e asciutti a gente che alla parola goleador associavano immediatamente il gusto
alla frutta o alla coca cola.
Sono cresciuto lì dicevo, con un pallone per migliore amico,
proprio come predicava quel Roberto dal brasile. Ben presto cominciai a
distinguermi per una classe innata e una serie di giocate e acrobazie che mi resero il giocatore più conteso e desiderato. Uno da avere in squadra,
uno di quelli che accelerano quando vogliono e ti capovolgono anche le
situazioni più difficili.
Questa non è una biografia, anche se a qualcuno poteva sembrar
tale. Non ho niente da trasmettere a un lettore distratto o semplicemente
incuriosito. Questo pezzo di diario è per tutti coloro che hanno vissuto e
vivono insieme a me. Coloro che sanno chi sono, coloro per i quali
senza insegnare nulla sono un maestro, coloro che senza imporre alcunché mi donano
il loro rispetto!
Il mio nome è Mattia Dragone e il perché riporti anche il
cognome credo lo sappiate già. Buona
vita.
2 commenti:
casualmente ho letto il pezzo acoltando l'inverno di Vivaldi... lo consiglio anche a voi!!!
ecco il link:
http://www.youtube.com/watch?v=uC-USAB530A
fate partire il brano ed iniziate a leggere ;)
solo fabiano poteva delineare così perfettamente la mia storia. solo lui, amico fedele e fidato, artista anche lui, geniale e attento, accorto, sensibilie ad ogni minima sfaccettatura della vita.
i miei complimenti vanno a te, amico caro.
ringraziandoti viviamente per questo mio tratteggio in chiave filosofica, finosco col dire che in queste tue parole c'è tutta la poetica di Mattia. anzi, di Mattia Dragone! Lode alla tua iniziativa, così originale e bella. bravo fabiano, bravo!
Mattia Dragone
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